Oggi vi presento una sfiziosità tutta mediterranea i TARALLI BOLLITI PUGLIESI/SEGRETI E CONSIGLI . Chi non è venuto in Puglia e non ha comprato almeno una volta un pacco di tarallini alzi la mano.. Praticamente nessuno. Di taralli se ne realizzano di varie specie qui in Puglia, semplici, al vino , al finocchietto come in questo caso, alle cime di rape, al vino rosso, etc etc. Vista la richiesta farò il possibile per scrivere e realizzare tutte le ricette. Oggi iniziamo da questi gustosissimi taralli ai semi di finocchio . Io li realizzo come da tradizione familiare naturalmente pugliese, con la bollitura, naturalmente. Certo si possono realizzare anche senza bollitura, vengono buoni ugualmente, ma la bollitura li rende decisamente più scrocchiarelli e io da brava pugliese ve la consiglio. In questo articolo vi mostro come fare tanti tarallini di gusti diversi, e precisamente al finocchietto al gusto pizza, alle cime di rape, e alla cipolla. Io li amo tutti a prescindere ma vi assicuro che quello gusto pizza è spettacolare. Qui di seguito la ricetta con le varianti di gusto.
- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo6 Ore
- Tempo di cottura30 Minuti
- Porzioni8 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
INGREDIENTI IMPASTO TARALLI
- 500 gFarina 0 (o farina 00 o farina integrale se li preferite integrali)
- 200 mlVino bianco secco
- 130 mlOlio extravergine d’oliva
- 10 gSale
GUSTI TARALLINI INGREDIENTI
- 1 cucchiaioSemi di finocchio (tostato)
- 1 cucchiaioConcentrato di pomodoro
- 1 cucchiaioOrigano
- 300 gCime di rape stufate
- 1 spicchioAglio
- 1 cucchiaioCipolla essiccata
Strumenti
- Canovaccio
- Pentola
- Schiumarola
- Carta forno
- Teglia
Preparazione
Procedere alla realizzazione dei nostri Taralli bolliti pugliesi /segreti e consigli. Iniziamo da quelli alle cime di rape
Dopo aver lavato bene le rape stufarle in padella con aglio olio e peperoncino (1)
Far cuocere per 15 minuti circa e mettere le cime di rapa su un tagliere
Con un coltello sminuzzare bene le cime di rapa fino a ridurle quasi in poltiglia(2)
Ora in una coppa iniziare a unire la farina e le rape (3)
Aggiungere il vino e l’olio evo (4)
Impastare bene fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea (5) e far riposare l’impasto 30 minuti
Dopo il riposo prelevare un pezzo di impasto e allungarlo come si fa con gli gnocchi (6) e dare la forma del tarallino (7) continuare fino a finire l’impasto , lessarli in abbondante acqua salata e quando salgono su a galla toglierli dall’acqua e metterli su un canovaccio ad asciugare almeno 6 ore (8)
Fare la stessa cosa con l’impasto realizzato con gli stessi ingredienti sostituendo le rape con i semi di finocchio che tosteremo prima(9)
Fare la stessa cosa con l’impasto dei tarallini gusto pizza aggiungendo all’impasto il pomodoro concentrato e l’origano (10)
Terminare con l’impasto alla cipolla unendo all’impasto la cipolla secca (11)
Quindi mettere ad asciugare sul canovaccio tutti i tarallini(12)
Passato il tempo dell’asciugatura mettere i nostri taralli su una teglia ricoperta da carta forno e cuocere in forno statico a 180° per 30 mn . girare i tarallini e continuare la cottura altri 15 mn.
Far raffreddare e servire i nostri taralli bolliti pugliesi
CONSIGLI
1)Non va bene usare un vino a caso da discount ma un ottimo vino bianco secco e un ottimo olio evo . Vi assicuro che il gusto cambia notevolmente.
2)Una volta bolliti, e messi su un canovaccio a raffreddare ed asciugarsi, lasciarli il più tempo possibile , anche tutta la notte e il giorno dopo cuocerli in forno, ma se non avete del tempo a disposizione li fate stare non meno di 6 ore.
3) Se volete dare giustizia ai tarallini pugliesi e volete servire ai vostri amici un aperitivo perfetto, servite i tarallini con un formaggio Canestrato Pugliese magari insieme a dei salumi in primis il capocollo di Martina Franca, serviti magari con un buon primitivo di Manduria.
4) La cottura è consigliata in forno statico
5)La ricetta originale non richiede il grammo di lievito di birra ma io onestamente sotto suggerimento di un panificatore tarantino ho provato e non sono male assolutamente vengono meno duri. Ma la ricetta originale non lo prevede assolutamente e io la preferisco.
CONSERVAZIONE
Conservare i tarallini o in un contenitore di vetro , o in una latta o in sacchetti per alimenti ben sigillati… Consumare al max entro una settimana
NOTE
Ricetta e foto Francesca Galante ©copyright – tutti i diritti riservati. Se provate questa ricetta non esitate a condividere sulla mia pagina facebook le vostre foto.. e se avete altre idee e varianti fatemelo sapere che le provo tutte 🙂
A domani con una nuova ricetta.
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